Il bambino indaco
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
Un uomo e una donna, una bella storia d’amore, la nascita di una famiglia come quelle che fanno vendere negli spot pubblicitari, ma ciò che appare non è che un velo steso su un microcosmo deformato e distorto.
Un romanzo dal linguaggio diretto, che tocca argomenti importanti come la maternità, la libertà di scelta e la tutela dei più deboli, portando il lettore a interrogarsi in profondità, a indagare nelle proprie emozioni prima ancora che nei pensieri.
Più che risposte Franzoso con il suo romanzo evoca domande e sono quesiti non da poco...
Fino a che punto è vero il luogo comune che “i figli sono della madre”? E, se è vero, è anche giusto?
Cos’è un bambino Indaco? E’ davvero un bambino speciale, è l’ennesima moda lanciata da qualche santone o peggio è la proiezione di un ego frustrato?
Quanto può un genitore imporre le sue convinzioni religiose, alimentari, educative, mediche quando queste danneggiano i familiari più indifesi?
La legge italiana è adeguata in casi limite come questo?
Queste e molte altre domande si presenteranno al lettore di questo romanzo toccante e lontano dagli stereotipi sulla famiglia tradizionale.
L’autore ci invita ad essere attenti e consapevoli, a non farci manipolare e a non delegare, soprattutto – ma non solo – quando si tratta di bambini.
La storia è narrata dal punto di vista del padre, un padre amorevole e presente, contraltare delle figure paterne stereotipate, associate – spesso ingiustamente – a concetti negativi come: assenza, freddezza, inadeguatezza nella gestione dei bambini piccoli, poco interesse nelle vicende familiari.
La figura della madre manca di umanità, appare monolitica e distante rispetto a quella del padre, vero centro della storia, forse, coma le nonna, meritava qualche attenzione narrativa in più.
Comunque la si pensi sulle questioni trattate “Il bambino indaco” fa riflettere, indignare, sperare, preoccupare, parteggiare e molto altro, ma difficilmente lascerà il lettore indifferente.
Questo romanzo ha ispirato il film“Hungryhearts” di Saverio Costanzo, con Alba Rohrwacher e Adam Driver. Il film ha vinto due coppe Volpi e Venezia.
Il bambino indaco, Marco Franzoso, Einaudi, 2012
Recensione di Sylvia McPook